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Modena City Ramblers

Data:22/07/2011
Città:Collegno (TO)
Dove:Colonia Sonora Festival

I Modena City Ramblers nascono nel 1991 come gruppo di folk irlandese, innamorati della musica e delle tradizioni dell’isola di Smeraldo. Dopo lo storico demotape COMBAT FOLK, nel 1994 esce il primo album, che diventa un piccolo caso per il suo successo a livello underground. È un disco con cui i Ramblers rivendicano la loro identità meticcia, fatta di Irlanda ed Emilia, dei racconti sulla Resistenza e degli anni Settanta, di viaggi e di lotte. Nel 1996 arriva nei negozi un secondo lavoro e il suono comincia a cambiare: il folk si indurisce contaminandosi col rock. Terzo capitolo discografico nel 1997, fortemente influenzato dai viaggi nel continente latino-americano, dalla lettura e dalla frequentazione di molti scrittori di quelle terre. Il combat folk si arricchisce di suggestioni letterarie e suoni più elettrici. La band si attesta come una importante realtà artistica nel panorama musicale italiano, ma è grazie soprattutto alle sue infuocate esibizioni live (circa 500 fino al 1998) che si costruisce un solido consenso di pubblico. Negli anni la band si conferma nella sua vocazione live. Dalle piazze italiane ai piccoli club delle Asturie e della Catalogna, dai campi Saharawi nel deserto con esibizioni solidali, dalla Bolivia e al Sudafrica all’interno di importanti festival, i Modena City Ramblers macinano chilometri e impegni, proponendosi come fenomeno non solo italiano.
È del 2004 il primo DVD ufficiale della band: CLAN BANLIEUE che sale ai primi posti nelle vendite italiane di questo tipo di supporto.
I Ramblers si rimettono all’opera su un nuovo progetto discografico: l’idea è quella di lavorare a un “corpus” di canzoni, tra alcune del repertorio della band e altre appartenenti ad autori diversi, accomunate dall’essere legate o ispirate al periodo della Seconda Guerra Mondiale e della Lotta di Resistenza. La produzione del disco si svolge nei primi mesi del 2005 e vede, tra le altre la partecipazione di Francesco Guccini, Moni Ovadia, Piero Pelù, Goran Bregovic con la Wedding and Funeral Band e Billy Bragg.
A marzo 2006 i Ramblers si presentano con la nuova formazione dal vivo, dapprima nei club, poi nelle piazze italiane. Tra gli eventi più prestigiosi, l’ennesima apparizione sul palco del concertone romano del 1° Maggio. La risposta del pubblico a questo nuovo tour è come sempre calorosa ed entusiasta e il gruppo con il tempo appare sempre più come una realtà particolare, e felice, nel panorama musicale italiano.
I Modena City Ramblers nel 2010 proseguono nell’intensa attività live che li porta ad essere protagonisti prima in Europa, con un intenso tour che li vede “rimbalzare” da una capitale europea all’altra riempiendo ogni volta i club ospitanti, poi con un’ennesima estate di concerti su e giù per la penisola. Terminata la lunga serie di live, l’autunno vede il gruppo concentrarsi dapprima nella realizzazione e presentazione di uno spettacolo teatrale che da tempo era nel cassetto: “SALA D’ASPETTO – Storie e musiche di viaggiatori di terza classe”, prodotto assieme all’attore Bruno Cappagli e alla compagnia bolognese La Baracca. Lo spettacolo ripercorre gli ultimi sessant’anni di storia del nostro Paese, attraverso le musiche dei MCR, mentre a Novembre e Dicembre la band si chiude tra le consuete mura dello studio Esagono di Rubiera (RE) per la registrazione del nuovo disco.

SUL TETTO DEL MONDO è appena stato pubblicato da MESCAL/MCRecords ed è il dodicesimo capitolo della vicenda artistica della band, nata esattamente vent’anni prima. Tra i musicisti ospiti nelle canzoni, spicca il nome di Tony Esposito, storico percussionista napoletano.

Sito web: www.ramblers.it/


 
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