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DANIELE SILVESTRI (Colonia Sonora)

Data:19/06/2007
Città:Collegno (TO)
Dove:Colonia Sonora Festival

"Quando entro in casa e sento musica, so che ci sei, perché sei fatto di musica. Come per sua madre, tua madre era di jazz; e per mio padre, io teatro e penna. Tua madre è ancora jazz, io sono ancora penna: spero che tu resti musica ogni giorno" sono le parole di Alberto, papà di Daniele, in occasione del suo diciottesimo compleanno. Daniele cresce artisticamente in una cover band ispirata ai Duran Duran dopo aver rinunciato al motorino in cambio di una tastiera e fino ai vent’anni gira l’Europa in Interrail. Nel 1994 pubblica il suo album d'esordio, intitolato semplicemente "Daniele Silvestri". Vince il Premio Tenco come migliore opera prima dell'anno; fa il bis nel referendum della rivista "Musica & Dischi" (sempre come miglior esordio) e partecipa a "Sanremo giovani" con il brano "Voglia di gridare", che lo porta sul palco del Teatro Ariston. Partecipa nella sezione "Giovani" del Festival di Sanremo 1995 con "L'uomo col megafono": canta seduto su uno sgabello, mostrando alcuni cartelli colorati con le frasi più significative della canzone. Come spesso succede a Sanremo, l'ultimo posto in classifica, sarà sinonimo di successo discografico: il suo talento viene riconosciuto subito da una giuria di autori, che assegna il Premio Volare a "L'uomo col megafono" come miglior testo letterario della gara sanremese.
Il secondo album, "Prima di essere un uomo", conquista il disco d'oro e viene segnalato da "Musica & Dischi" fra i dieci migliori del 1995. Il singolo estivo "Le cose in comune", uno dei più programmati dalle radio, vince il Premio Tenco come miglior canzone dell'anno. Secondo nella stessa classifica "L'uomo col megafono".

Nel 1996 firma la sua prima colonna sonora ("Cuori al verde" di Giuseppe Piccioni, con Margherita Buy e Gene Gnocchi) e incide "Il dado", diviso in due cd. A giudicare dall'accoglienza del pubblico nei concerti, la canzone manifesto di quel disco è "Cohiba", dedicata a Ernesto Che Guevara, che però non uscirà mai come singolo.
Nel cd "Il dado" (esattamente 6 minuti e 41 secondi dopo "Aiutami", l'ultima traccia della "facciata B") è presente una ghost-track intitolata "Rappresaglia": Silvestri suona la batteria e Max Gazzè il basso. Lo stesso Gazzè figura nella band che lo accompagna nel tour italiano durato un anno intero. Le esibizioni dal vivo sono soprattutto un mezzo per offrire il proprio contributo alle cause in cui crede, a partire dal raduno musicale contro le mine antiuomo (a Roma nel novembre '96) dove canta "La bomba".
Nel 1997 sale sul palco del Primo Maggio a Roma; partecipa a Milano al concerto per Adriano Sofri, Ovidio Bompressi e Giorgio Pietrostefani; si esibisce al Premio Città di Recanati e ad Arezzo Wave; quindi il 31 luglio vola a l'Avana (Cuba) per il Festival della Gioventù Comunista. Il teatro offre nuove forme d'espressione al suo talento poliedrico. A maggio ricopre il triplice ruolo di autore (a quattro mani con Rocco Papaleo), attore (sempre al fianco di Papaleo) e cantante nello spettacolo "Rosso fiammante bloccato neve dubbio vetro tesi infinito". La collaborazione con Papaleo prosegue nel disco di quest'ultimo ("Che non si sappia in giro") con il duetto "Foca". Pochi mesi più tardi (21 ottobre '97) va in scena a Cesena la prima di "Frankensteinmusical", un musical di Antonello Dose, Marco Presta e Tullio Solenghi. Daniele Silvestri è autore delle canzoni. Firma anche "Al fratello che non ho" e "Il fiume e la nebbia", due brani contenuti nel disco di Fiorella Mannoia "Belle speranze" (uscito in quei giorni).
Nel 1998 partecipa al primo album dei Tiromancino nella duplice veste di co-autore e co-interprete del brano "La storia" e come autore di "Dying Again". Riceve il Premio Ciampi e il Premio Mariposa (sezione giovani) per i testi dell'album "Il dado". Scrive i testi di due canzoni ("Iolanda" e "Sete") per la commedia teatrale "Domani notte a mezzanotte qui" di Angelo Orlando. Dopo il teatro, si cimenta anche nel cinema: compone le musiche del film "Barbara" (con Valerio Mastandrea), nel quale appare in un cameo recitando la parte di se stesso.

Torna in gara al Festival di Sanremo nel 1999 (sezione big) con il brano "Aria" contro la pena di morte. La classifica migliora sensibilmente, si piazza fra i migliori otto. Riceve il Premio della Critica, intitolato a Mia Martini, e quello della giuria per il miglior testo. Le radio trasformano poco dopo il nuovo singolo "Amore mio" in una strepitosa hit radiofonica. Il primo aprile '99 esce "Sig. Dapatas", il suo quarto album. Il titolo è l'anagramma delle iniziali delle singole canzoni contenute nel disco.
Un mese più tardi è di nuovo protagonista del Concerto del Primo Maggio con "Aria", "Amore mio" e "Cohiba". In estate arriva un altro riconoscimento: il Premio Lunezia, infatti, gli conferisce la Laurea De Andrè per "Aria". In autunno esce l'album "Microchip emozionale" dei Subsonica: Daniele canta nel brano "Liberi tutti". Nel 2000 suona "Aria" e "Cohiba" in un live contro la pena di morte (il 7 luglio a Pescara) e firma il testo di cinque canzoni ("La rivoluzione", "K.N.A.", "Automaticamente", "La quiete che verrà" e "Polvere") contenute in
"Serendipity", il disco della P.F.M. uscito in autunno. Rinfrescando il suo passato da busker, breve ma intenso, il 23 settembre partecipa alla quarta edizione di Stradarolo - Festival Internazionale di Musica, Teatro e Arte su Strada, una manifestazione curata dai suoi amici del gruppo Têtes de Bois. Un mese più tardi pubblica il greatest hits "Occhi da orientale" con tre brani inediti: la title track, "Testardo" e "Cuore di cera". Compone le musiche di "Tango", lo spettacolo di Francesca Zanni ispirato al dramma dei desaparecidos argentini.
Nel 2002 inizia a registrare il nuovo disco che lo vede per la terza volta sul palco del Teatro Ariston e nel quale torna a incrociare la strada degli amici Têtes de Bois. Sta per uscire, infatti, il loro nuovo disco, "Ferrè, l'amore e la rivolta", nel quale Silvestri ha tradotto in italiano e co-interpretato il brano "Non si può essere seri a 17 anni". La partecipazione a Sanremo con “Salirò” è segnata dalla serata finale in cui Silvestri porta sul palco l’attore-ballerino Fabio Ferri per un indimenticabile esibizione a sorpresa, a metà strada tra la canzone d’autore e la “Febbre del sabato sera” . "Unò-duè", il suo sesto album uscito in concomitanza con il Festival staziona tra i primi posti delle classifiche per molte settimane mentre “Salirò” è il singolo più suonato in radio del 2002 e si aggiudica ben quattro premi agli Italian Music Awards: miglior singolo, videoclip, arrangiamento e composizione musicale. L’anno si conclude con un concerto a Praca da Independencia a Maputo in Mozambico (1 novembre) in cui Silvestri, invitato dalla ONG Movimondo, suona davanti a migliaia di mozambicani.

Nel 2003 è di nuovo al concerto del Primo Maggio a Roma suonando “Il Mio nemico”, con cui vince il Premio Amnesty ed esce il suo primo libro “L’autostrada”.
A Gennaio del 2004 esce il doppio CD Live "Livre Transito" preceduto dal singolo "Kunta Kinte" scritto a 4 mani con Frankie Hi-Nrg. Il 4 ottobre torna a Maputo per il secondo concerto in Mozambico, questa volta insieme all’amico ed ex suo bassista Max Gazzè. Negli ultimi tre anni si dedica all’attività di papà di Pablo Alberto e Santiago.
Il 2 marzo 2007, dopo un periodo di "latitanza", Daniele Silvestri torna ad essere protagonista della scena musicale italiana con l’uscita de "Il Latitante" il suo l’ottavo cd, già disco d’oro, e contenente "La Paranza" che ha presentato al Festival di Sanremo, piazzandosi al quarto posto. Tra i brani più trasmessi in radio in questi mesi, "La Paranza" ha registrato record anche per il download da Internet e per le suonerie per cellulari. A metà giugno parte la nuova tournèe estiva.
Enzo Miceli è da oltre 10 anni il produttore di tutti i dischi di Daniele Silvestri: una collaborazione artistica mai interrotta in cui ha accompagnato "l'uomo col megafono" in tutta la sua carriera.

Sito web: www.danielesilvestri.it


 
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